Parquet e impianto di riscaldamento a pavimento: chi l’ha detto che non è una buona accoppiata? In realtà, soprattutto negli ultimi anni, sia questo sistema di riscaldamento che il pavimento in legno garantiscono ottimi risultati sul fronte estetico e funzionale. Insieme sono perfetti. Sono tantissime le famiglie italiane che hanno deciso, infatti, di far ‘sposare’ il parquet con questo impianto radiante. Vediamo insieme come.
Le caratteristiche della pavimentazione in legno
Il legno è un materiale vivo ed è proprio questa sua caratteristica a far sollevare i dubbi in merito ad una combinazione con un impianto di riscaldamento a pavimento. Nel corso degli anni sono stati, però, effettuati alcuni studi su determinati tipi di legno che, grazie alle rispettive caratteristiche, assicurano un parquet ottimo per riscaldare casa. Parliamo di un legno resistente e che non si modifica per il calore. Il legno, inoltre, è un ottimo isolante e dunque riesce a distribuire calore in maniera uniforme a tutta la superficie. Se mettiamo a confronto il parquet con i termosifoni, possiamo renderci conto che la pavimentazione in legno assicura il calore in ogni stanza e in modo uguale. Con un impianto di riscaldamento a pavimento si dice addio agli sbalzi di temperatura tra una zona e l’altra.
Un altro aspetto da tenere bene a mente riguarda la temperatura dell’acqua: l’impianto di riscaldamento con un pavimento a parquet presenta una temperatura di esercizio di circa 24 gradi ma può arrivare fino a 35 gradi massimo. La temperatura resta la stessa per tutta la giornata. Il nostro suggerimento per garantire un ambiente confortevole e caldo è quello di evitare l’accensione e lo spegnimento ad intermittenza. Un impianto di riscaldamento a pavimento può farci beneficiare di un risparmio sia in termini economici che energetici. Se poi è abbinato con il parquet è ancora meglio. Si tratta di un materiale riciclabile.
Qual è il parquet giusto per un impianto di riscaldamento a pavimento?
Sicuramente le essenze migliori per un sistema radiante sono: Rovere, Teak, Iroko e Doussiè. Tra i legno esotici sono consigliati pure Afrormosia e Paduk. Si tratta di un tipo di legno stabile in tutti i casi. È difficile che questo materiale si deformi. Molto apprezzato pure il Noce per le caratteristiche affini al Rovere soprattutto sul fronte dell’umidità.
Ci sono invece alcuni tipi di pavimentazione che non sono adatti per essere posati su un impianto a pavimento. Tra i legni esotici, ad esempio, c’è il wengé che è caratterizzato da un ritiro dimensionale maggiore rispetto agli altri tipi più adatti. Va evitata assolutamente la posa in versione massiccia. Il wengé così come l’acero non è molto consigliato per un impianto di riscaldamento a pavimento. Nel caso dell’acero ci ritroveremmo a fare i conti con fessure molto evidenti per la sua colorazione chiara. A presentare un ritiro elevato è pure il faggio. Quest’ultimo materiale è sconsigliato pure per la sua colorazione chiara.
Riscaldamento a pavimento: la posa del parquet
Una volta scelto il legno, non ci resta che passare alla posa del parquet. Le modalità più consigliate, sempre quando ci troviamo ad installare un impianto di riscaldamento a pavimento, sono la flottante e l’incollata. Con la posa flottante, detta anche galleggiante, il parquet viene poggiato sul pavimento attraverso dei listelli. Tra il massetto e i listelli in legno viene collocato il materiale isolante che serve a scongiurare l’umidità e a garantire l’isolamento termico.
Dobbiamo ovviamente evitare l’uso di isolanti termici molto forti in quanto potrebbero andare a pregiudicare la trasmissione del calore dal basso verso l’alto e dunque il funzionamento dell’intero sistema. Questa procedura nasce per scongiurare l’uso di adesivi. Per la posa incollata, invece, suggeriamo di utilizzare colle eco-sostenibili che non siano poi dannose e tossiche per gli inquilini di casa. Occhio, dunque, alle sue caratteristiche tecniche. La colla va messa su massetto o sulla pavimentazione preesistente.