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Camminare scalzi e sedersi a terra anche quando fuori la temperatura è gelida. Con l’impianto di riscaldamento a pavimento si può. Il calore viene trasmesso in maniera uniforme in tutta la casa e la sensazione di freddo sarà solo un ricordo lontano. Questa soluzione è ormai tra le più richieste soprattutto quando si acquista un nuovo appartamento oppure quando si decide di ristrutturare casa. Per un funzionamento ottimale dell’impianto bisogna ovviamente rispettare alcune regole. Questi sistemi lavorano, infatti, diversamente rispetto ai tradizionali termosifoni.
I sistemi radianti cedono il calore “per irraggiamento”. Questa modalità di funzionamento scongiura la formazione di correnti d’aria, sia calda che fredda. L’acqua a bassa temperatura circola all’interno di una rete di tubature collocata sotto la pavimentazione: il calore viene diffuso gradualmente e in maniera omogenea. Il risultato? Un vero e proprio benessere termico. Nessuna stanza apparirà più calda delle altre.
L’impianto di riscaldamento a pavimento va tenuto sempre acceso?
Gli impianti di riscaldamento a pavimento trasmettono calore dal basso verso l’alto. La superficie è calda e il freddo non viene mai percepito. Ma come bisogna comportarsi affinché questi sistemi vengano utilizzati correttamente? In che modo possiamo risparmiare? Nel nostro approfondimento proveremo a fornirvi le nozioni principali perché un impianto di riscaldamento a pavimento possa essere usato nel modo più giusto.
L’impianto di riscaldamento a pavimento è indicato soprattutto nei casi in cui sia acceso per molte ore al giorno. Lo spegnimento e l’accensione ad intermittenza non sono affatto contemplati. Si sceglie un pavimento radiante per avere un’abitazione sempre calda ed accogliente. Se non c’è la possibilità di tenerlo acceso più tempo e se si sta per diversi giorni fuori casa, non è il caso di optare per questo sistema di climatizzazione.
A differenza dei classici termosifoni che possono essere programmati durante la giornata (solitamente di mattina presto e poi la sera al rientro dal lavoro), i sistemi radianti vanno impostati una prima volta per poi non essere toccati in continuazione.
Come regolare la temperatura dell’impianto per consumare meno?
Sono molte le famiglie italiane che hanno deciso di adottare per le proprie quattro mura un impianto di riscaldamento a pavimento per assicurare un ambiente domestico sempre caldo ed accogliente. Una scelta importante anche in termini di convenienza in quanto è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali del 65 per cento con gli interventi di efficientamento energetico. E se l’installazione e la posa possono richiedere qualche spesa in più, sono i costi della bolletta a spingere molti italiani ad optare per questa forma di riscaldamento. La spesa iniziale verrà ammortizzata in poco tempo.
La gestione di un impianto di riscaldamento a pavimento è completamente differente da quella dei tradizionali termosifoni. Per ottenere, però, consumi ridotti e maggiore comfort è necessario rispettare delle regole. Una delle condizioni migliori per usufruire di questo sistema è sicuramente data dalla coibentazione dell’edificio. Il calore viene trattenuto di più quando c’è un buon isolamento termico.
Impianto di riscaldamento e risparmi energetici
Spegnere continuamente l’impianto di riscaldamento a pavimento significa sprecare energia e pagare di più. Per risparmiare ed ottenere maggiore comfort bisogna impostare l’impianto ad una temperatura costante. Di notte possiamo mantenere la temperatura sui 16, 18 gradi, così come quando ci troviamo fuori casa per lavoro. Quando stiamo in casa la temperatura dell’impianto può essere impostata sui 19, 20 gradi. La presenza di una temperatura costante ci consente di ottenere un ambiente confortevole e allo stesso tempo di risparmiare il 25 per cento sulla bolletta dell’energia.
Uno dei vantaggi dei sistemi radianti è infatti proprio quello di lavorare a basse temperature: se impostiamo, dunque, una temperatura costante, potremmo beneficiare di tutti i comfort. Per calcolare il clima giusto, basta impostare la temperatura, tenendo conto di quella esterna. Se fuori ci sono 20 gradi, allora il termostato potrà essere impostato a 18 gradi. Cosa fare invece se si sta fuori per vacanza o per questioni di lavoro? Il nostro suggerimento è quello di programmare la riaccensione dell’impianto magari 24-48 prima del rientro a casa. Naturalmente si tratta di una procedura che va effettuata, prendendo in considerazione i numeri di giorni in cui è stato spento il sistema di riscaldamento, il tipo di isolamento termico e la temperatura esterna.
Riscaldamento a pavimento: i consigli per un funzionamento ottimale
Installare un impianto di riscaldamento a pavimento equivale a percepire un calore diffuso in casa. Mentre con i termosifoni si tende a scaldarsi, stando vicino ed appoggiando la schiena ai radiatori, con i sistemi radianti non ce ne sarà bisogno. L’impianto viene posizionato sotto la pavimentazione: non occupa spazio nelle stanze e non è ingombrante. La temperatura dell’acqua va regolata a 35, 40 gradi; il doppio nel caso dei termosifoni (si arriva a 70 gradi).
Gli impianti di riscaldamento a pavimento, oltre che per una questione di comfort e di natura economica, vengono scelti anche per la scarsa manutenzione di cui necessitano. Vengono installati facilmente e non sono oggetto di numerosi interventi, né di riparazioni ricorrenti. Siete ancora in dubbio? Affidatevi al personale competente e qualificato per la scelta e la posa dell’impianto e il vostro inverno vi sembrerà molto meno rigido!