Riscaldamento a pavimento centralizzato: i consigli per l’uso

2416
views

Con il riscaldamento a pavimento si assiste alla circolazione dell’acqua calda, che non superi la temperatura di 35 gradi, in un sistema di tubature. E se l’impianto è centralizzato, allora, le tubazioni investiranno tutta la superficie degli spazi da riscaldare.

Nonostante il sistema di riscaldamento a radiatori risulti ancora il più diffuso, sono in tanti coloro che in Italia hanno adottato questo moderno impianto che consente la distribuzione di acqua, a temperatura relativamente bassa, nelle tubature, generando poi la dispersione del calore dal pavimento all’ambiente. Il risultato? Una temperatura davvero confortevole per tutti. Inoltre si tratta anche di una scelta conveniente sia per i costi di installazione, in quanto sarà possibile fruire delle detrazioni fiscali, sia sul fronte dell’efficientamento energetico.

Per evitare dispersioni si consiglia l’installazione di un riscaldamento a pavimento su un solaio ben coibentato

I consigli per l’uso

Si consiglia di non spegnere l’impianto anche se si è fuori casa per lavoro o altre commissioni. Il consiglio è mantenere una temperatura costante, facendo una differenza tra il giorno e la notte. Nelle ore notturne la temperatura preferibile è quella compresa tra i 16 e i 18 gradi, mentre tra i 19 e i 20 gradi quando si resta tra le quattro mura.

Quali tubature scegliere per un riscaldamento a pavimento centralizzato?

Sono diverse le soluzioni che si possono adottare in caso di installazione di un riscaldamento a pavimento centralizzato. Gli utenti potranno scegliere tra tubature che saranno posate con un’andatura a zig-zag e tra tubazioni a spirale.

I tubi usati per gli impianti possono essere sia di plastica che di rame. Entrambi i materiali si sono rivelati efficienti

Come installare un impianto di riscaldamento a pavimento in un condominio?

Installare un impianto di riscaldamento a pavimento in un condominio è semplice se si rispettano le indicazioni giuste. Il primo passo sarà quello di affidarsi ad un tecnico che possa seguire l’iter e verificare che la caldaia del condominio sia compatibile con quella dell’impianto di un singolo appartamento. L’inquilino dovrà riferire l’avvio dei lavori all’amministratore della palazzina e dunque all’assemblea condominiale.

I documenti da presentare per i lavori

Quali documenti presentare qualora volessimo sostituire l’impianto di riscaldamento classico con quello a pavimento? State tranquilli, occorre soltanto la Scia, ossia la segnalazione certificata di inizio attività. Per stare sereni, ovviamente, potete rivolgervi al vostro tecnico di fiducia ed interloquire con gli uffici comunali qualora richiedessero ulteriori autorizzazioni per i lavori da fare.

L’innovazione consisterà soprattutto dall’eliminare i termosifoni dalle stanze dei vari appartamenti con il risultato di ricavare anche maggiori spazi.

I vantaggi del riscaldamento a pavimento centralizzato

La scelta di installare di un riscaldamento a pavimento centralizzato deriva dalla necessità di diffondere il calore in un intero edificio. Inoltre ci sarà un maggiore equilibrio grazie alla tecnica di irraggiamento del calore dal basso. Non è necessario utilizzare il gas come nel caso degli impianti classici; in molti, soprattutto negli ultimi anni, optano per le energie rinnovabili. Nessun timore, nemmeno, per la scelta del pavimento che coprirà l’impianto di riscaldamento.

Con il riscaldamento centralizzato è possibile garantire anche la stessa temperatura ad un gruppo di edifici presenti nello stesso complesso residenziale

Il sistema è diventato usuale nei condomini perché sicuro e funzionale. Mentre con i termosifoni la temperatura della caldaia deve essere di almeno 70 gradi, con l’impianto di riscaldamento a pavimento non bisogna superare i 35 gradi. Si assiste, dunque, ad un risparmio di denaro e di energia. Inoltre con questo innovativo sistema ci ritroveremo a fare i conti sempre meno con muffa e polvere!

I contro di un sistema di riscaldamento a pavimento centralizzato

L’impianto centralizzato viene scelto perché vanta sicuramente un rendimento migliore rispetto a quello autonomo e consente di poter risparmiare. Ma come per ogni cosa non manca l’altra faccia della medaglia, e quindi qualche svantaggio. Non sarà possibile, infatti, gestire il sistema in maniera autonoma e personalizzata. Cosa significa? L’impianto viene acceso e spento agli stessi orari perché centralizzato.

La manutenzione dell’impianto: ecco come fare

Così come per tutti gli impianti di riscaldamento, è necessaria una giusta manutenzione pure per quello a pavimento centralizzato. In molti temono un guasto perché pensano che sarà necessario rompere l’intera pavimentazione, ma non è affatto così. Negli ultimi anni, soprattutto, la qualità dei materiali delle tubature è migliorata e capita sempre più raramente che a pagarne i danni sia il pavimento.

Tra i disagi che si registrano c’è spesso quello delle infiltrazioni d’acqua: in questo caso un bravo tecnico riuscirà a risolvere il problema, lavorando solamente sulle valvole o addirittura realizzando un’analisi della pavimentazione attraverso i raggi infrarossi.

Bisogna filtrare l’acqua nell’impianto per far fronte al problema del calcare e delle muffe

Utile la presenza di un termostato nei vari locali: in questo modo sarà possibile controllare, anche in una singola stanza, quanto calore è presente nell’ambiente. Gli esperti consigliano solitamente termostati a rotella nelle varie camere: è possibile collegarli anche ad un cronotermostato centralizzato.

Articolo precedenteQuando spegnere il riscaldamento a pavimento
Prossimo articoloRiscaldamento a pavimento nuova generazione
Laureanda in Veterinaria, lettrice 'compulsiva' e appassionata di scrittura. Adoro arricchirmi quotidianamente di nuove conoscenze e fornire informazioni utili a chi voglia saperne di più su come ristrutturare e rendere più efficienti le proprie 'quattro mura'.
CONDIVIDI