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Riscaldare la casa quando fa freddo e averla fresca durante i casi di mesi estivi senza spendere nulla non è un sogno. Grazie a un pannello solare termico si può ottenere un sistema di riscaldamento a pavimento in modo totalmente ecosostenibile e autosufficiente.
Vantaggi del riscaldamento a pavimento con pannello solare termico
Avere un riscaldamento a pavimento alimentato da un pannello solare termico è la soluzione ideale per tutte le stagioni dell’anno. Godere del fresco in estate e caldo d’inverno sfruttando l’energia del sole, che è una fonte rinnovabile ed ecologica, permette di non spendere nulla perché l’energia solare è completamente gratuita. A questo si aggiunge il vantaggio di diventare a propria volta produttori di energia ed avere un piccolo guadagno per quella in eccesso che non si usa.
Un sistema di riscaldamento collegato ai pannelli solari diventa oggi una soluzione del tutto verde che permette di risparmiare moltissimo sulla bolletta elettrica e quella del gas.
Il funzionamento è molto semplice, perché un pannello solare termico è collegato all’impianto di riscaldamento a pavimento e produce l’energia necessaria per scaldare l’acqua che circola nei tubi sotto la pavimentazione. I pannelli solari devono essere installati esposti a sud con un’angolazione di 30 gradi e di dimensioni basate sulle esigenze della casa o dell’ufficio che andranno a riscaldare e a raffrescare.
Per montare un impianto del genere occorre un serbatoio di accumulo per conservare l’acqua calda, un collettore solare e un circuito di riscaldamento che colleghi il collettore al serbatoio di accumulo e al riscaldamento a pavimento.
Come funziona l’energia solare
Un pannello solare termico funziona grazie al sole e durante la notte non fornisce energia, pertanto ci può essere bisogno di una fonte di energia differente. Spesso però è sufficiente l’energia solare che è stata accumulata durante il giorno soprattutto durante i mesi particolarmente soleggiati.
Per avere la quantità ideale di pannelli solari termici bisogna conoscere bene l’esposizione della casa e la dimensione dell’impianto di riscaldamento a pavimento da alimentare.
In questo modo si producono all’incirca 6 kWh ora in una zona d’Italia particolarmente assolata come il centro o il sud. Per scegliere i collettori bisogna conoscerli tenendo in considerazione che non tutti sono integrabili con un sistema di riscaldamento a pavimento. I collettori vetrati sono fatti di materiale isolante e vetro plastica, possono raggiungere fino ad 80 gradi e assorbire l’energia solare mediante una lastra nera accumulando il calore sulla lastra che viene riscaldata dai raggi solari.
Ci sono poi i collettori sottovuoto che sono fatti da una serie di tubi ed un assorbitore formato da una vasta area metallica che raccoglie i raggi del sole e li trasferisce nell’acqua per trasportare il calore. Questi collettori possono raggiungere le temperature superiori grazie alle loro proprietà isolati e arrivare fino a 100 gradi. I collettori scoperti sono tubi neri di PVC e metallo dentro i quali circola l’acqua, non sono isolati termicamente e possono raggiungere temperature molto basse fino al massimo 20 gradi.
Produrre anche acqua calda sanitaria
I collettori scoperti sono sconsigliati nel caso di uso con sistemi di riscaldamento a pavimento. Bisogna usare dunque collettori vetrati piani o collettori sottovuoto per avere un buon impianto di riscaldamento a pavimento collegato a un pannello solare termico. Per produrre anche acqua calda sanitaria ci vuole un sistema di riscaldamento a pavimento collegato a un pannello solare termico e una caldaia a gas oppure a condensazione.
La caldaia a condensazione è la migliore perché può fornire energia anche quando non la forniscono i pannelli solari perché non c’è il sole o è notte.
Nel caso di una ristrutturazione bisogna tenere in conto il fatto che il pavimento vi sia già e si voglia costruire l’impianto di riscaldamento sopra di esso oppure vada demolito per non limitare troppo le altezze che per legge devono essere minime in ogni abitazione. Oltre alle altezze bisogna tenere in considerazione le porte che dovranno essere alzate oppure segate nel caso di un innalzamento del pavimento di diversi centimetri. Oggi i riscaldamenti a pavimento sono particolarmente sottili, specialmente quelli considerati a basso spessore che sfruttano il massetto e sporgono dal pavimento non più di 5/7 mm.
Riscaldamento e raffrescamento green
Il pavimento radiante consente di riscaldare la casa in maniera omogenea ed è una soluzione elegante che permette di eliminare i termosifoni ed avere più spazio per arredare come si preferisce l’abitazione. Oltre ad essere più chic e pratico, l’irraggiamento del calore è maggiore perché il tepore è emanato direttamente dal pavimento riscaldato ed è possibile anche camminarci a piedi nudi per beneficiare del calore.
È bene non mettere tappeti o altro sopra il pavimento riscaldato per evitare che il calore sia bloccato, ma usare un rivestimento idoneo che lo trattenga maggiormente e più a lungo possibile.
I pannelli devono essere posizionati in maniera da essere esposti al sole e inclinati per prendere maggiormente i raggi solari. Il massimo irraggiamento si ottiene inclinando di 30 gradi i pannelli ed esponendoli verso sud – sud ovest. Per essere più efficiente l’impianto solare deve essere dimensionato ossia avere un numero di pannelli adatti alla superficie della casa, come abbiamo fatto qualche esempio poco sopra.
Per ottenere la massima resa con il minimo spreco energetico bisogna avere il numero di pannelli solari necessari e non di più. La quantità dipende anche dalla zona geografica nella quale ci si trova e dalla superficie del riscaldamento a pavimento che bisognerà scaldare.
Orientativamente occorrono due metri quadrati di pannelli solari a persona in un’abitazione di 70 metri quadrati per una famiglia di quattro persone. Per una casa di 100 metri quadrati ci vogliono circa 8-10 metri quadrati di pannelli solari. Se si desidera avere anche l’acqua calda sanitaria bisogna avere più pannelli solari in percentuale del 10% in più della superficie abitativa.