Indice dei contenuti
Con il sempre maggiore successo del riscaldamento a pavimento all’interno delle case italiane, sono sempre di più i dubbi e le domande che sorgono tra gli utenti: quale sia il tipo di piastrella migliore, quale sia la corretta regolazione della temperatura, se sia meglio la versione con caldaia o la versione elettrica.. Insomma, i dubbi sono molti e fugarli non è sempre così semplice. Per questo motivo nella guida che state leggendo abbiamo deciso di rispondere ad una delle domande che più spesso emergono dall’utenza: meglio il pavimento in legno o le piastrelle? Vedremo pro e contro per entrambe le tipologie di pavimento, così da aiutarvi a capire se, per il riscaldamento a pavimento, sia meglio la piastrella o il legno. Buona lettura!
Riscaldamento a pavimento: come funziona?
Il riscaldamento a pavimento è una soluzione efficiente ed efficace per riscaldare ogni ambiente della casa. L’impianto si basa sull’acqua calda che scorre all’interno di una serie di spire poste al di sotto del pavimento. Ovviamente l’acqua calda trasporta calore, che viene diffuso in modo omogeneo dal pavimento nell’ambiente.
L’acqua viene riscaldata da un sistema elettrico o da una caldaia e, ovviamente, la temperatura può essere regolata singolarmente per ogni stanza. E’ molto importante ricordare anche che i termostati possono essere regolati per accensione e spegnimento programmati.
Ora che sappiamo come funziona il riscaldamento a pavimento, parliamo di pavimentazione e del perchè è sia importante scegliere quella giusta.
L’importanza del pavimento
Il pavimento è il mezzo di propagazione secondario del calore in un impianto a pavimento. Questo significa che il calore passa prima attraverso l’acqua e poi attraverso il pavimento, inutile dire che un pavimento con una scarsa conduzione di calore non è adatto al nostro scopo.
E’ importante scegliere in modo corretto il tipo di pavimento anche perchè, essendo esposto al calore dell’acqua, il materiale di cui è composto il pavimento subirà una dilatazione termica che potrebbe danneggiarlo in modo molto grave. In questo ambito entrano in campo altri aspetti del pavimento come la costruzione e il tipo di fuga utilizzato.
Piastrelle: pro e contro
Iniziamo dalla più solida delle due scelte che possiamo compiere quando dobbiamo scegliere come pavimentare il nostro impianto di riscaldamento. La piastrella è da sempre la scelta resistente e con ampia possibilità di personalizzazione che gli utenti scelgono per abitazioni, uffici e negozi.
La piastrella è molto difficile da analizzare perché le variabili che entrano in gioco sono moltissime. Ad esempio, esistono materiali usati per realizzare le piastrelle che conducono il calore in modo ottimale, mentre ne esistono altri che si comportano in modo opposto. Partiamo dalle informazioni sicure che abbiamo: nella grande maggioranza dei casi le piastrelle vengono assemblate con una fuga (lo spazio tra una piastrella e l’altra) sufficiente a far fronte a qualsiasi dilatazione termica. La piastrella, mediamente, ha una buona conduzione termica e, soprattutto, mantiene per molto tempo il calore.
In poche parole la scelta di usare delle piastrelle con il proprio riscaldamento a pavimento è del tutto sensata: testata dal tempo, efficiente, resistente e funzionale, la piastrella si presenta come un’ottima soluzione.
Pavimento in legno: pro e contro
Il pavimento in legno è la seconda scelta che possiamo compiere quando pavimentiamo il nostro impianto di riscaldamento. Generalmente il legno è il materiale su cui gli utenti si pongono più domande: è fragile, difficile da mantenere pulito, si macchia facilmente e chissà come si comporta sotto lo stress di un riscaldamento a pavimento.
In realtà il legno è un ottimo conduttore di calore e la pavimentazione in legno risulterebbe essere l’opzione migliore per scaldare gli ambienti senza sprecare nemmeno una briciola di energia. Ciò non di meno, il legno potrebbe avere delle controindicazioni importanti che potrebbero, in base alle vostre preferenze, essere decisive per la scelta.
Il legno è infatti soggetto alla dilatazione e contrazione termica in modo molto importante: con l’aumentare del calore occupa più spazio e, quindi, le piastrelle potrebbero schiacciarsi a vicenda fino a rompersi. L’installazione ideale, quindi, sarebbe quella che prevede l’uso di un pavimento in legno con fughe sufficientemente spesse sopra al riscaldamento a pavimento.
Il legno, inoltre, tende ad essere una scelta più costosa rispetto alle piastrelle. Spesa che va ad aggiungersi al già relativamente alto prezzo di installazione del riscaldamento a pavimento. Come potete notare questi difetti non sono insormontabili ma potrebbero essere decisivi per coloro che vogliono risparmiare oppure per coloro che vogliono un pavimento rigorosamente senza fughe.
In conclusione: meglio legno o piastrella?
Ora che sappiamo i pro ed i contro sia del legno che della piastrella possiamo tirare le somme e cercare di capire quale sia il migliore per il riscaldamento a pavimento.
Se dovessimo considerare soltanto le performance conduttive di calore, il legno vincerebbe quasi sempre, salvo per qualche piastrella molto leggera. Ciò non di meno, dobbiamo considerare anche gli aspetti pratici ed estetici che inevitabilmente entrano in gioco come: il prezzo (decisamente superiore nel caso del legno) e la necessità di un fuga.
Con questo ultimo paragrafo andiamo a concludere il nostro confronto tra il legno e la piastrella per il riscaldamento a pavimento. Dal punto di vista delle performance, ovviamente, il legno risulta essere il migliore anche se non di molto rispetto alla piastrella. In conclusione, secondo la nostra opinione, le soluzioni sono entrambe utilizzabili ma ognuna viene incontro a necessità diverse dell’utente. Detto questo, non vi rimane altro da fare che analizzare le vostre necessità e scegliere la soluzione che preferite tra piastrella e legno per il vostro riscaldamento a pavimento.