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La stagione fredda è ormai alle porte, e siamo pronti a lasciarci alle spalle i giorni assolati e caldi dell’estate. E’ tempo di cambiare i vestiti nel nostro armadio, ma soprattutto è tempo di pensare alla nostra dimora e come prepararla per un freddo e lungo inverno. In questo particolare contesto storico ed economico, in cui il caro energia sta mettendo in difficoltà non pochi di noi, è bene pensare a metodi efficaci per poter risparmiare in bolletta.
Climatizzatori, stufe elettriche e a gas sono caloriferi piuttosto sconvenienti da usare quest inverno, dal momento che luce e gas presentano prezzi alle stelle. Dunque se vogliamo optare per una soluzione più economica in bolletta ma anche più ecologica, possiamo pensare ad un impianto radiante (o riscaldamento a pavimento). Questo tipo di climatizzazione è piuttosto recente ed è utilizzato soprattutto nelle case nuove.
Il suo innovativo sistema basato sullo scambio delle falde d’acqua sotto il pavimento, permette di risparmiare sui consumi e allo stesso tempo di riscaldare in maniera omogenea tutta la superficie della casa. Il riscaldamento a pavimento viene utilizzato, in generale, anche nei condomini. In questa guida ci soffermiamo su tutti quei dettagli riguardano un tipo di riscaldamento a pavimento sottile e ultrasottile, mettendolo a confronto con il classico impianto radiante. Infine vedremo quale conviene installare, in base alle proprie esigenze ma soprattutto in base all’abitazione cui l’impianto è destinato.
Riscaldamento a pavimento: come funziona?
Il riscaldamento a pavimento è un sistema di distribuzione del calore efficace ed omogeneo che avviene mediante una rete di tubazioni e degli appositi pannelli isolanti installati al di sotto della superficie calpestabile. L’impianto e la superficie vengono sistematicamente separati da un massetto in calcestruzzo e un foglio in PVC rigido.
Il funzionamento di un riscaldamento a pavimento è piuttosto semplice. E’ necessario intanto che i tubi, collegati tra loro, siano di ottima qualità. Questo è essenziale affinché avvenga uno scambio fluido dell’acqua al loro interno senza corrosioni e guasti. Le tubazioni devono essere solidi abbastanza da reggere la pressione dell’acqua: solo così è possibile ottenere un impianto radiante che duri a lungo nel tempo.
Perché scegliere il riscaldamento a pavimento?
Il riscaldamento a pavimento richiede un investimento in quantità di denaro non indifferente, questo è certo. Poi dipende anche dal preventivo che vi verrà fatto dalle ditte presso cui vi rivolgete. Tuttavia considerate che ciò che spendete per l’installazione dell’impianto radiante in casa vostra, lo andrete a risparmiare nel tempo sulle bollette di gas e luce. Questa infatti è una valida ragione per scegliere un riscaldamento a pavimento.
Scegliere un riscaldamento a pavimento conviene anche per la sua grande versatilità. Si adatta ad ogni tipo di pavimento, dal gres al marmo. Pensate, anche il pavimento in parquet può andare bene: si suggerisce tuttavia di parlare preventivamente con il venditore del vostro parquet prima di decidere di installare un sistema riscaldamento a pavimento. Oltre a consumare meno ed avere un basso impatto ambientale, il riscaldamento radiante è anche silenzioso e riscalda velocemente. Oltre che a riscaldare, questo sistema è utile anche per raffreddare casa: ottima soluzione per l’estate.
Riscaldamento a pavimento sottile e ultrasottile
Quando parliamo di riscaldamento a pavimento sottile e ultrasottile, facciamo più precisamente riferimento ad un impianto di riscaldamento a basso spessore (slim o ultraslim). Qual’è la differenza?
Il riscaldamento a pavimento sottile lo si riconosce perché il suo spessore varia dai 20 ai 40 mm. Mentre il sistema ultrasottile (o ultraslim) è a spessore zero o che può arrivare al massimo a 2 cm. Si tratta del più innovativo sistema di riscaldamento attualmente presente sul mercato. Queste due tipologie di riscaldamento a pavimento si adattano alla perfezione alle costruzioni più recenti, in quanto sono dotate di grande efficienza termica. Allo stesso tempo,questa efficacie necessita di una bassa inerzia termica. Dunque riscaldamento a pavimento sottile e ultrasottile si identificano in questi casi come le migliori soluzioni in assoluto.
Questo vale chiaramente non solo in caso di riscaldamento, ma anche in caso di raffrescamento termico. Un minore spessore del riscaldamento a pavimento si traduce, inoltre, in una più veloce risposta alla regolazione del calore. In questo modo dunque potrete ottenere una temperatura confortevole in casa vostra in tempi rapidi.
Riscaldamento a pavimento sottile e tradizionale: il confronto
Una tipologia di riscaldamento a pavimento sottile, essendo maggiormente innovativa, nella maggioranza dei casi costa decisamente di più rispetto ad un tradizionale riscaldamento a pavimento. Inoltre, il riscaldamento a pavimento tradizionale impiega più tempo per riscaldare l’ambiente, seppur si parla di una differenza di davvero pochi minuti. Tuttavia la celerità della risposta alla regolazione del riscaldamento o raffrescamento è un valore aggiunto all’impianto, e se avete le risorse economiche adatte per potervi permettere un riscaldamento a pavimento sottile (o ultrasottile) è meglio ancora.
In entrambi i casi, comunque, è possibile accedere a dei specifici bonus statali per far fronte alle spese di installazione. E’ bene informarsi a riguardo per poter beneficiare di questi finanziamenti, che includono anche agevolazioni nelle utenze domestiche. Optate infine per una ditta specializzata nell’installazione di questi sistemi, per evitare disagi di qualsiasi tipo. Con la giusta ditta ed un preventivo favorevole potrete rendere confortevole la vostra casa.